Popeye: un vecchio amico
Non so quanti giornaletti di Braccio di Ferro ho letto da bambino. Quasi tutti i miei amici leggevano Topolino, io invece ero in compagnia di quel simpatico marinaio. Il Braccio di Ferro italiano era completamente diverso dall'originale, mi ricordo per esempio che parlava un Italiano perfetto, e questa era una buona idea, visto che era destinato ai bambini. Altro che la sequela di versi nei dialoghi di Topolino!
Crescendo, ho naturalmente abbandonato quella lettura, e non mi sono mai appassionato più di tanto ai cartoni di Popeye, anche se alcuni di quelli "storici" meritano di essere visti almeno una volta. Però, negli ultimi anni ho avuto occasione di leggere su Internet alcune strisce del Popeye originale, quello di Segar degli anni trenta, e ne sono rimasto affascinato. Purtroppo, reperire quelle strisce in formato cartaceo era opera da collezionisti.
Ora non è più così: Fantagraphics ha pubblicato il primo di una serie di 6 volumi in cui raccoglierà tutta (o quasi) la produzione di Segar, dalla prima apparizione di Popeye fino alla morte del disegnatore. Il secondo volume uscirà a giorni. Non ho esitato a farmi mandare a casa il primo volume, e devo dire che ha addirittura superato le aspettative. Secondo me, si tratta di un fumetto di livello assoluto, con un'ironia sorprendente, e una capacità di rappresentare i caratteri dei personaggi che mi è giunta nuova, nonostante si tratti di un'opera che ormai ha settant'anni e più.
Non è un caso che tutte le opinioni su Amazon siano entusiastiche. Se volete scoprire un Braccio di Ferro senza spinaci, nonché tanti personaggi eccezionali e sconosciuti in Italia, vi consiglio caldamente di leggere il Popeye di Segar. Se Braccio di Ferro è stato un vostro amico d'infanzia, leggere il vero Popeye sarà proprio come ritrovare un vecchio amico, cresciuto e pieno di storie da raccontare.
Dimenticavo, il Popeye di Segar è ancora più bello da leggere se accompagnato con la musica giusta, che è senza dubbio quella di Tom Waits. Un'accoppiata perfetta, provare per credere.